Il sacramento è una realtà scelta, per volontà di Dio, in cui Cristo nella sua Chiesa, per opera dello Spirito Santo, continua ad amare, salvare e santificare in modo sensibile l’umanità. Nella Pasqua di Gesù Cristo, Dio ha compiuto la sua opera di redenzione del genere umano. Perciò il cuore e la sostanza di ogni sacramento è l’evento pasquale, il triduo, il passaggio dalla morte alla risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo. Se vogliamo parlare del sacramento, non possiamo dunque evitare la pasqua di Cristo, anche perché la Pasqua è la forma in cui nella storia vive e si realizza l’amore di Dio. Il rapporto di beatitudine tra Padre e Figlio nella storia si traduce nel dramma del Calvario. Ci sono pertanto questi due registri del sacramento: il martirio, la crocifissione, l’abbandono di Dio nelle nostre mani, e il trionfo, la gloria, apparizione di tutto quello che l’amore di Dio ha assunto. Il corpo martirizzato in cui abbiamo inciso le ferite appare come un corpo di gloria dove le ferite diventano una luce senza tramonto. | |
Veduta d’insieme | |
La Madre di Dio è in un certo senso un sacramento, perché proprio in essa, per opera dello Spirito Santo, Dio ha preso un corpo; lei gli ha dato il suo corpo, affinché con il suo amore Dio potesse toccare il nostro corpo mortale e strapparlo alla morte. Sin dai primi secoli, la Madre di Dio è stata vista come immagine della Chiesa. Già per i Padri, la Chiesa era il sacramento della salvezza del mondo, e il Vaticano II lo ha detto esplicitamente. Quindi, se vogliamo parlare della nostra Signora del Santissimo Sacramento, dobbiamo dire tutto questo. | |
La Madre di Dio che indica il pane spezzato sul costato di Cristo | |
Maria indica la scena del suo Figlio con i due discepoli di Emmaus. L’immagine fa vedere che Cristo spezza il pane sul suo costato, il che ci aiuta a comprendere che quel pane che lui sta dando è il suo corpo, è la carne di Dio. In ogni eucaristia noi offriamo il pane insieme a tutte le nostre offerte e poi, per opera dello Spirito Santo e della liturgia della Chiesa, questo stesso pane diventa il corpo di Cristo. Viene assorbito in Cristo e poi ci viene ridato. Noi ci comunichiamo allora con ciò che abbiamo offerto, solo che è trasformato, trasfigurato, impresso nella carne di Dio. | |
Il pane spezzato | |
Sotto la scena di Emmaus c’è la crocifissione, il momento nel quale questo pane spezzato si è compiuto in piena realtà. Ogni pane spezzato ci apre la porta su quel Calvario dove, una volta per tutte, Dio per amore si è dato nelle nostre mani. | |
La Crocifissione: Cristo con i martiri canadesi | |
Se stiamo offrendo la nostra vita – e questo vuol dire che ci stiamo distruggendo a causa dell’amore –, non ci dobbiamo scoraggiare nelle notti lunghe, nel dolore, nella tristezza, ma avere fede. E’ sempre un momento lungo quando il seme muore e non si vede ancora il germoglio. Tutto ciò che si sta consumando nell’amore, si sta risparmiando per Dio, per la salvezza, per la risurrezione. Per questo Cristo in alto è più grande, Cristo in gloria è più grande, quindi è più vicino a noi che il Cristo della crocifissione. Allora la prospettiva proprio cresce all’opposto: più che si sale, più è grande, perché ci è più vicino. | |
Cristo in gloria con i santi martiri | |
L’artefice di tutto ciò di cui abbiamo parlato è lo Spirito Santo. E’ presente sulla facciata della chiesa, ma non è facile vederlo, bisogna un po’ cercarlo nel simbolo della colomba in bianco, oro e rosso. Lo Spirito Santo è la Persona divina più kenotica, più umile, che è sempre in funzione e al servizio dell’altro: o di Dio Padre, o del Figlio, o dell’umanità, o del creato. Lui fa sempre emergere l’altro. Ma è proprio Lui che ci fa cambiare il pane in Cristo. E’ Lui che ci convince che l’amore vince perdendo e vive morendo. E’ Lui che ci convince della verità dell’amore. E’ Lui che fa parlare anche le pietre… | |
Lo Spirito Santo |