TEMPO DI PASQUA, VI Settimana di Pasqua

VI SETTIMANA DI PASQUA – Sabato

[IL VANGELO DI OGNI GIORNO] VI SETTIMANA DI PASQUA – Sabato

 

Sabato – CHIEDETE E OTTERRETE (Gv 16,23-28)

 

Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete

 In tutte le religioni si va dalle divinità per chiedere qualche cosa. È il motivo per cui vengono costruiti santuari, statue, luoghi consacrati per pregare. Per gli antichi Romani queste preghiere erano dei veri e propri contratti legali. Noi ci impegniamo a costruire e a dedicare ad un certo dio un tempio, se lui ci aiuterà a vincere la guerra.

Gli intellettuali nutrono seri dubbi su queste preghiere-ricatto. E poi, anche se Dio esaudisse le nostre richieste, siamo sicuri che ci convenga? Chiediamo che le cose vadano come vogliamo noi, ma i nostri bisogni nascono da una visione limitata: non è meglio piuttosto che il mondo e la nostra vita vadano avanti secondo il volere di Dio e non secondo il nostro?

Cosa rispondere? La volontà di Dio si identifica con Cristo. Se noi siamo identificati con Cristo e domandiamo a Dio nel suo nome, avviene un’incredibile meraviglia: il nostro volere ed il volere di Dio si fondono in un unico volere. E questa preghiera è sempre esaudita.

 

Io non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama

 San Paolo scrive che Cristo è l’unico mediatore fra Dio e gli uomini (1Tim 2,5). Dio è talmente al di là e al di sopra dei nostri pensieri che è meglio rivolgersi ad un intermediario che gli è più vicino. Succede in tutte le religioni. Anche i sacerdoti hanno funzione di intermediari, come l’avevano Mosè e Aronne nell’Antico Testamento.

Come dice la parola stessa, intermediario è colui che è “in mezzo”, inferiore a Dio e superiore agli uomini. Gli ariani immaginavano così Cristo. Ma secondo la fede cristiana Cristo non è “in mezzo”: è il vero Dio da Dio vero e nello stesso tempo è vero uomo, è Dio nell’uomo. In Lui il Padre ama il Figlio-Dio-uomo. In seguito Cristo si identifica con i suoi discepoli. E allora anche in noi è presente in modo misterioso il Dio Figlio. Perciò il Padre ci ama e volentieri acconsente alle nostre domande, quando sono in Cristo.

 

Chiedete e otterrete perché la vostra gioia sia piena

Anche se una macchina è costosa, c’è chi se la compra. Se chiedete perché, risponderà che è un piacere guidarla. Anche il nuotatore sente il piacere di fendere l’acqua con ampie bracciate e di raggiungere la riva con un corpo ben allenato che gli risponde. È un piacere montare un cavallo e fargli saltare un ostacolo. È un piacere dominare la piccola porzione di natura che abbiamo a disposizione.

Anche i Padri della cosiddetta scuola di Antiochia spiegavano la “gioia piena” usando il paragone con l’uomo che si sente padrone della natura creata. L’uomo però esercita il proprio potere sulla natura attraverso il lavoro e la fatica, Dio invece con la parola. Infatti si parla di miracolo quando Gesù, con la parola, guarisce i malati e resuscita i morti. Ma Gesù ci esorta a pregare nel suo nome affinché anche noi possiamo trasformare la realtà con le parole e, prendendo parte alla sua potenza miracolosa, la nostra gioia sia piena.

 


 

IL VANGELO DI OGNI GIORNO sono le riflessioni sul Vangelo feriale tratte dall’omonimo libro di padre T. Špidlík che fin dall’inizio è stato il fulcro del Centro Aletti, offrendo il fondamento della sua riflessione teologica e ispirando il lavoro artistico portato avanti da p. Marko I. Rupnik e dal suo atelier.

Il Vangelo di ogni giorno si aggiunge al Vangelo festivo commentato da p. Marko I. Rupnik e alle Briciole di Parola di Fra Roberto Pasolini.

Il libro è disponibile sul sito LIPA.

 

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