TEMPO ORDINARIO, X Settimana del Tempo Ordinario

X SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – Giovedì

[IL VANGELO DI OGNI GIORNO] X SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – Giovedì

 

 

Giovedì – LA RICONCILIAZIONE FRA GLI UOMINI (Mt 5,20-26)

 

Chiunque si adira con il proprio fratello

L’Antico Testamento parla spesso dell’ira di Dio contro il suo popolo (Es 32,10). I primi Padri ne discutevano, e Lattanzio scrisse un piccolo libro sull’ira di Dio. Ci possiamo trovare anche delle espressioni metaforiche: gli uomini hanno peccato, meritano la pena, perciò diciamo: Dio si adira. Ma Dio non può adirarsi, l’ira è una passione, è inconciliabile con la vita divina. Scrissero sull’ira anche i filosofi stoici, che già la consideravano come un peccato. L’uomo accecato dall’ira travolge chi gli intralcia il cammino, chiunque sia, animale o uomo.

Chi è collerico di natura si lascia prendere facilmente dall’ira; ma è nostro dovere dominare questo istinto. Chi non lo fa, prima o poi farà del male al suo prossimo, e anche se non arriva a qualche atto estremo, la stessa aggressività verso l’altro lo condanna. La preghiera è il mezzo migliore per vincere la passione dell’ira nei confronti di quelli che ci suscitano avversione.

 

Chi poi dice al fratello: stupido

Non è facile tradurre nelle lingue moderne le espressioni antiche, perché si perdono le sfumature emozionali che le accompagnano. Il significato di una parola cambia secondo le circostanze e anche secondo come viene pronunciata. Dire a qualcuno: sei stupido!, alle volte può essere un complimento, un modo di dire affettuoso. Possiamo offendere peggio il prossimo con parole normalissime, però calcolate per ferire. La morale dice che l’offesa è peccato. Le parole sono un prezioso dono di Dio, come un ponte da un’anima all’altra, strumento di comunicazione, comprensione e amore. Chi abusa di esse ferisce l’altro, lo rattrista, lo innervosisce e se lo fa consapevolmente, allora è malizia. Spesso le mancanze però avvengono per inavvertenza, per poco tatto. La parola tatto viene dal latino tactus, che significa toccato. Gli infermieri devono essere pratici nell’arte di toccare i pazienti, devono conoscere il modo giusto per trasportarli o per spostarli. Nella società tutti devono imparare a toccare il prossimo con le parole, in modo da non causare dolore e non aprire ferite.

 

Se dunque presenti l’offerta…, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello

Le offerte esistono in tutte le religioni, come atto di riconciliazione verso le divinità. È così anche nell’Antico Testamento, e il Nuovo ne approfondisce il senso.

La vera riconciliazione è atto d’amore, e l’amore per Dio è inseparabile dall’amore verso il prossimo: quindi non possiamo riconciliarci con Dio senza riconciliarci con il fratello.

La principale offerta cristiana è l’eucarestia, sacramento dell’unità della Chiesa: chi non vuole riconciliarsi con gli altri, nega lo scopo per il quale il sacramento è stato istituito, dunque lo rende inefficace e, se ne è consapevole, cioè se c’è malizia, si comunica addirittura in modo sacrilego. L’esortazione liturgica prima della comunione: “Scambiatevi un gesto di pace”, è un momento particolarmente serio.

 


 

IL VANGELO DI OGNI GIORNO sono le riflessioni sul Vangelo feriale tratte dall’omonimo libro di padre T. Špidlík che fin dall’inizio è stato il fulcro del Centro Aletti, offrendo il fondamento della sua riflessione teologica e ispirando il lavoro artistico portato avanti da p. Marko I. Rupnik e dal suo atelier.

Il Vangelo di ogni giorno si aggiunge al Vangelo festivo commentato da p. Marko I. Rupnik e alle Briciole di Parola di Fra Roberto Pasolini.

Il libro è disponibile sul sito LIPA.

 

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