Lettera agli Amici del Centro Aletti (17/06/2023)

In data 15 giugno 2023 è apparsa su internet la notizia della dimissione di padre Marko Rupnik dalla Compagnia di Gesù.

Il decreto di dimissione è motivato dal rifiuto di p. Rupnik di osservare il voto di obbedienza riguardo ad una nuova missione che l’Ordine, con nota del 9 marzo 2023, gli aveva affidato con trasferimento ad una comunità gesuitica della Lombardia.

Ai fini, tuttavia, di una giusta ed esaustiva informazione, la vicenda che ha portato alla dimissione merita una ricostruzione che tenga conto di almeno altri elementi.

Inspiegabilmente, il comunicato della D.I.R. (Case ed Opere Interprovinciali della Compagnia di Gesù) omette di rendere noto che è stato direttamente p. Marko Rupnik, già il 21 gennaio u.s., a presentare alla Compagnia di Gesù, osservando tutte le condizioni canoniche richieste, istanza per poter uscire dall’Ordine, essendo in toto venuta meno la fiducia verso i propri superiori una volta che questi hanno purtroppo dato ripetuta prova di favorire una campagna mediatica basata su accuse diffamanti e non provate (che hanno esposto a forme di linciaggio la persona di p. Rupnik e tutto il Centro Aletti), rispetto al fornire agli organi di stampa la corretta informazione fondata su atti e documenti, in proprio possesso, dimostrativi di una verità diversa da quanto veniva pubblicato.

Parimenti, il comunicato della D.I.R. omette di riferire che, per i medesimi motivi di sopraggiunta sfiducia verso i superiori, anche gli altri gesuiti del Centro Aletti hanno fatto domanda di indulto per uscire dalla Compagnia e sono in attesa che si concluda il relativo procedimento, per poter continuare l’esercizio del loro ministero sacerdotale.

In tale contesto, incentrato sulla pregressa richiesta inderogabile di uscita dall’Ordine di p. Rupnik, appare intuibile l’illogicità della nuova missio con trasferimento affidatagli il 9 marzo, salvo a volerne cogliere il fine puramente strumentale di precostituire (come difatti avvenuto) il presupposto per una disubbidienza su cui poi fondare il Decreto di dimissione.

È presumibile, pertanto, che padre Rupnik resterà fermo nella sua già manifestata volontà di uscire dall’Ordine, continuando a vivere questo momento nel discernimento e nella comunione ecclesiale.

Alla luce di quanto è accaduto e sta accadendo, ringraziamo il Signore anche per la fede che la storia è nelle sue mani e che tutto concorre al bene di coloro che lo amano.

Gli chiediamo perciò di conservarci nel novero di queste persone.

Maria Campatelli
e l’équipe del Centro Aletti