ALTRI PERSONAGGI NUOVO TESTAMENTO
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EUROPA

CHIESA DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO A SNAGOV [2015]

Indirizzo
Sat/Sos. Ciofliceni, 54 (DJ101B) - 077166 Snagov, Jud. Ilfov, Romania
Telefono
Parola chiave
Adamo ed Eva, Agnello, Altri Angeli, ALTRI PERSONAGGI NUOVO TESTAMENTO, ANGELI, Annunciazione, APOSTOLI ED EVANGELISTI, Ascensione, Battesimo, Betania, CRISTO IN GLORIA, Cristo risorto, DEISIS, Discesa agli inferi, Dormizione della Vergine, Elia, Eliseo, Gabriele, Gerusalemme celeste, Giovanni Battista, Giovanni e Giacomo, Giuseppe sposo della Vergine Maria, Incoronazione della Vergine, INFANZIA DI GESÙ, Ingresso di Gesù a Gerusalemme, La tomba vuota, Lavanda dei piedi, Maddalena, MARIA MADRE DI DIO, Marta e Maria, MINISTERO E MIRACOLI DI GESÙ, Mosè, Natività, Natività della Vergine Maria, Pentecoste, PERSONAGGI ANTICO TESTAMENTO, Pietro, Presentazione al tempio, Presentazione di Maria al tempio, SANTI E BEATI, Trasfigurazione, Unzione
 

 

Nel maggio 2015 è stato realizzato il mosaico del presbiterio con scene dell’incoronazione della Vergine Maria, di San Giuseppe nella parete laterale sinistra e dell’unzione di Betania e Lavanda dei piedi nella parete di fondo. Inoltre sulle vetrate  delle pareti laterali le sono raffigurate le 12 feste dell’anno liturgico presenti normalmente sopra l’iconostasi nelle chiese bizantine. Infine nel febbraio 2017 la Croce gloriosa in legno sopra l’altare.

 

Chiesa
Veduta dall’esterno
Aprile-maggio 2015

Chiesa
Veduta d’insieme
Aprile-maggio 2015

 

 

PRESBITERIO E PARETE DI FONDO
 

Siamo in una chiesa di carmelitani che, in epoca moderna, nella Chiesa latina, rappresentano un desiderio di recuperare i tratti essenziali del monachesimo.

La chiesa stessa ha un’impostazione abbastanza monastica ed è costruita con un raffinato senso dell’inculturazione. Infatti, chiunque è stato nei monasteri romeni può vedere come sia la chiesa che gli edifici connessi cercano di inserirsi nel territorio non come un corpo estraneo, ma come qualcosa che gli appartiene. Tale principio vale anche per questa chiesa.

Presbiterio
Veduta dal fondo
Aprile-maggio 2015

 

Entrando, nelle vetrate sono raffigurate le 12 feste dell’anno liturgico normalmente presenti sopra l’iconostasi nelle chiese bizantine. Anche in questo caso i carmelitani, con una bella sensibilità, anziché mettere in evidenza solo i santi carmelitani, hanno fatto qualcosa che oggi tutta la vita religiosa occidentale dovrebbe fare, se vorrà essere capace di trasmettersi: trovare l’esegesi biblica di ciò che li caratterizza. I testi e la spiritualità carmelitana sono infatti un’esegesi del Cantico dei Cantici e di tutti i testi biblici sulla sponsalità. Queste vetrate sono significative: sono immagine e parola, figure e scritte. Da questa parola e da questa immagine nasce, si sviluppa, cresce un taglio preciso della spiritualità carmelitana.

 

Tale carattere sponsale culmina nel presbiterio, dove c’è l’incoronazione della Beata Vergine Maria, che significa un disegno antropologico compiuto dove noi siamo il corpo di Cristo: Lui è il capo, lo Sposo – noi, come Chiesa, la Sposa, messa allo stesso rango del Figlio. E questo non sforzo ascetico, per merito o per diritto, ma per amore. La via dell’unione è la via d’amore, di un amore che culmina nel riconoscere l’umanità consustanziale al Figlio. Perciò il mosaico mette in evidenza non l’anello della sposa, ma la carne dello sposo. E per questo, nelle mani della Madre di Dio, posate sul suo grembo, c’è il gomitolo, perché lei ha tessuto la carne al Verbo, gli ha dato la carne di questo mondo. E Lui ha preso questa nostra carne e l’ha resa carne pneumatica, spirituale, così come il suo corpo risorto.

Veduta del presbiterio
Aprile-maggio 2015

 

 

Incoronazione di Maria
Aprile-maggio 2015

 

 

San Giovanni Battista e altri santi
Aprile-maggio 2015

 

 

Santi
Aprile-maggio 2015

 

 

Angelo
Aprile-maggio 2015

 

 

Particolare con vetrata
Aprile-maggio 2015

 

Per non vedere la sponsalità in modo romantico, sono importanti le due scene che troviamo all’uscita dalla chiesa. Da un lato c’è l’unzione di Betania, che sottolinea l’aspetto profetico dell’amore: l’amore anticipa sulla terra ciò che solo i suoi occhi possono vedere, e che di per sé appartiene all’eschaton. L’amore, cioè, apre degli scorci sul cielo. Questa donna unge Cristo e Lui dirà di lei le stesse parole che per l’eucaristia, cioè che questo suo gesto sarà ricordato in eterno in sua memoria. La donna infatti ha fatto un gesto eucaristico, perché riconosce in Gesù il Messia, il profeta, il sacerdote, il re e lo unge versando unguento sul suo capo come re, profeta, sacerdote. Solo l’amore poteva vedere in quest’uomo tutto questo, e per di più la sua sepoltura. L’amore dunque non è romantico, non sogna, non ti strappa alla vita, ma ti porta a quella visione di una vita che non finisce più, che va oltre la tomba, perché è un’offerta di sé.

Parete dell’entrata
Aprile-maggio 2015

 

 

Parete di fondo
Unzione di Betania
Aprile-maggio 2015

 

 

Dettaglio
Aprile-maggio 2015

 

Dall’altro lato dell’uscita della chiesa, troviamo la lavanda dei piedi: lo Sposo lava i piedi alla sposa, alla Chiesa, a Pietro. Se nel Cantico dei Cantici, allo sposo che bussava alla sua porta la sposa replicava: “Mi sono lavata i piedi; come sporcarli di nuovo?” (Ct 5,3), qui è lo sposo che dice “Te li lavo io, aprimi”. La sposa viene alle nozze con i piedi lavati dallo Sposo. Nel momento più solenne del passaggio di Cristo, Egli si veste da servo e compie un servizio. L’amore sponsale è l’amore reale che trasfigura la storia perché vede al di là, nell’eschaton, e sceglie il cammino del servizio.

Parete di fondo
Lavanda dei piedi
Aprile-maggio 2015

 

 

Torre eucaristica
Aprile-maggio 2015

 

 

Tabernacolo
Aprile-maggio 2015

 

 

Altare
Aprile-maggio 2015

 

 

Dettaglio altare
Agnello e Gerusalemme celeste
Aprile-maggio 2015

 

 

Dettaglio altare
Pani
Aprile-maggio 2015

 

 

Dettaglio altare
Pesci
Aprile-maggio 2015

 

 

 

 

Dettaglio altare
Serpente innalzato
Aprile-maggio 2015

Veduta laterale
Aprile-maggio 2015

 

 

San Giuseppe
Aprile-maggio 2015

 

VETRATE

Secondo la più antica tradizione, lo scopo principale delle vetrate è quello di santificare la luce naturale che entra nello spazio sacro, facendola passare attraverso gli avvenimenti della Storia della Salvezza (cfr. Lumen Fidei n. 12).
Sulle vetrate sono rappresentate le dodici feste dell’anno liturgico che nelle chiese orientali costituiscono il primo registro dell’iconostasi. Esse vogliono mostrare il mistero d’amore che è celebrato sull’altare, in cui si attualizza sacramentalmente la vita salvifica di Gesù Cristo. In questo spazio lo stesso mistero si riflette sulle vetrate. Le pareti diventano così come un abbraccio che avvolge i fedeli che pregano nella chiesa.
In continuità con il tema centrale del Santuario, che è l’amore nunziale di Cristo per la sua Sposa, la Chiesa, ogni scena è accompagnata da una citazione del Cantico dei Cantici. Questo fa capire che i misteri della vita di Gesù sono altrettanti atti d’amore dello Sposo per la sua Sposa.
Si inizia dalla vetrata che troviamo a sinistra entrando in chiesa e si conclude con la lunetta sopra alla porta che comunica con il campanile. Il colore delle vetrate fa filtrare una luce calda, che fa pensare al miele che le api producono cogliendo il nettare dai fiori. Nella tradizione carmelitana questa immagine è usata per descrivere la meditazione della Sacra Scrittura da cui i monaci coglievano il miele della vita spirituale. Le parole sulle vetrate sono come scritte a mano, perché la Scrittura è una lettera d’amore che Dio indirizza a ognuno di noi.
Le due lunette sopra le porte laterali sono un commento alle formelle in bronzo sottostanti. Sulla sinistra è un versetto dei vespri della festa di San Giuseppe: “Il giusto crescerà come un giglio” (ispirato dal Sal 2,13 e da Os 14,6); mentre sulla destra è un ricamo di citazioni evangeliche riferite a Giovanni Battista: “Egli camminerà davanti allo Sposo” (Lc 1,17a; Gv 3,28-29).

Vetrate
Natività di Maria e Presentazione di Maria al Tempio
Aprile-maggio 2015

 

“Chi è costei che sorge come l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole?” (Ct 6,10).
Accanto a Sant’Anna che rappresenta il Vecchio Testamento, Maria bambina nella culla è l’aurora della Nuova Alleanza. Ella è avvolta in fascie come nell’ultima vetrata, quella della Dormizione, che è la sua nascita nella Gloria Celeste.

“Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia. Giardino chiuso tu sei, sposa” (Ct 4,7. 12).
I Santi Gioacchino e Anna presentano Maria al sacerdote Zaccaria nel Tempio. Colei che deve diventare il Nuovo Tempio di Dio, si lascia penetrare dal mistero della Santa Dimora. Da notare il gioco delle mani.

Vetrate
Annunciazione e Natività
Aprile-maggio 2015

 

“Voce del mio diletto che bussa: “Aprimi, sorella mia, mia amica! ” (Ct 5,2).
Attraverso la voce dell’Angelo Gabriele, il Logos divino batte al cuore di Maria. La Santa Vergine accoglie la Parola in atteggiamento di totale disponibilità e la custodisce nel suo seno.

”Il mio diletto era sceso nel suo giardino fra le aiuole del balsamo a pascolare il gregge e a cogliere gigli” (Ct 6, 2).
Gesù nasce per amare il mondo fino al sacrificio della Croce. Per questo il bambino ha le braccia allargate per accogliere e abbracciare tutti. Maria accetta con dolcezza questo destino e Giuseppe contempla con stupore il mistero della maternità divina. Il bastone fiorito rinvia al tronco di Iesse e alla discendenza davidica.

Vetrate
Presentazione al Tempio e Battesimo di Gesù
Aprile-maggio 2015

 

“Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio e un fremito mi ha sconvolta. Mi sono alzata per aprire al mio diletto” (Ct 5,4-5)
Il vecchio Simeone va incontro a Gesù che entra nella casa di suo Padre presentato da Maria e Giuseppe. Attraverso Simeone, tutto il Popolo di Israele va incontro al Salvatore tanto atteso.

“Le grandi acque non possono spegnere l’amore, né i fiumi travolgerlo” (Ct 8,7).
Nel momento del battesimo, Gesù è consacrato dall’amore dello Spirito Santo per condurre il Popolo di Dio aldilà delle acque del peccato, attraversando la morte. Per questo il suo atteggiamento ieratico rinvia alla colonna di nubi che ha guidato il Popolo ebreo attraverso il Mar Rosso. Giovanni lo battezza e lo indica.

Vetrate
Trasfigurazione ed Ingresso a Gerusalemme

Chiesa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

Snagov – Romania

Aprile-maggio 2015

 

“Il mio diletto è bianco e vermiglio, riconoscibile fra mille e mille” (Ct 5,10).
Sul Monte Tabor Gesù anticipa la rivelazione della sua gloria. E’ circondato da: Giovanni con il Vangelo, Mosè con la Legge, Giacomo con le lettere, Pietro con le chiavi del Regno e il gallo ed Elia con il mantello col quale si copre il volto.

“Uscite figlie di Sion, guardate il Re della pace , nel giorno delle sue nozze” (Ct 3,11).
I fanciulli di Gerusalemme accolgono Gesù che entra come Messia nella sua città, mentre i discepoli lo interrogano sul significato di questo avvenimento, presentendo la gravità del momento.

Vetrate
Risurrezione e Ascensione
Aprile-maggio 2015

 

“Ho cercato, lungo la notte, il mio Amato. Avevo appena oltrepassato le guardie, quando trovai l’amato del mio cuore” (Ct 3, 1.4).
Gesù scende negli inferi per liberare Adamo (l’uomo), così come il Buon Pastore è andato in cerca della pecorella perduta. I loro volti si assomigliano, perché Gesù è il Nuovo Adamo. Eva li tiene entrambi e in questo gesto trova anche lei la liberazione.

”Attirami a te, corriamo! M’introduca il Re nelle sue stanze” 
(Ct 1,4).
Maria Maddalena è presa fra due movimenti: la nostalgia di Gesù la attira verso il sepolcro, dove l’angelo le mostra il sudario vuoto; Gesù risorto la attira verso la Vita nuova, nella gloria del Padre suo.

Vetrate
Pentecoste e Assunzione di Maria
Aprile-maggio 2015

 

“Lèvati vento di mezzanotte, vieni vento di mezzogiorno, soffia nel mio giardino si effondano i suoi aromi” (Ct 4,16).
La Vergine Madre è in atteggiamento di preghiera (Orante) con le mani alzate al cielo. Gli apostoli intorno a lei la guardano e imitano il suo atteggiamento. Lo Spirito dell’Amore scende su di loro, sotto forma di lingue di fuoco.

“Chi è costei che sorge come l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole?”
 (Ct 6,10).
Nel giorno di Natale Maria ha accolto il Figlio di Dio nel mondo tenendolo nelle sue braccia. Alla fine della sua vita terrestre, Gesù in gloria la accoglie nel Mondo della Trinità Santissima. Attraverso gli apostoli, la Chiesa è chiamata a participare con devozione a questo avvenimento, che anticipa il suo destino

Vetrata
Profeta Elia
Aprile-maggio 2015

 

Le due vetrate della facciata rappresentano invece i due profeti a cui si ispira l’Ordine Carmelitano: il profeta Elia nel momento in cui apre le acque del Giordano con il suo mantello, prima di essere rapito in cielo (2Re 2,8) e il suo discepolo Eliseo quando salva la vedova di un profeta, moltiplicando l’olio nei vasi (2Re 4,1-7).

Dettaglio vetrata
Aprile-maggio 2015

 

 

Vetrata
Profeta Eliseo
Aprile-maggio 2015

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