| Nell’aprile 2009 è stato realizzato il mosaico della Rampa di accesso alla Chiesa Inferiore con le pareti laterali con scene di San Francesco e San Pio. Inoltre nel giugno 2009 il mosaico e gli arredi della Cripta. Nell’aprile 2010 in mosaico il crocifisso, San Pio e l’altare esterno. Infine tra il maggio 2012 e l’aprile 2013 la pittura nella Cappella del Santissimo Sacramento. |
Per approfondimenti: | |
![]() | IL CAMMINO IN CRISTO con i mosaici della chiesa di san Pio di Marko Ivan Rupnik, Nataša Govekar disponibile presso Edizioni LIPA |
Chi ama conosce le stigmate – Intervista a p. Rupnik |
L’opera realizzata dall’Atelier d’Arte del Centro Aletti è composta da:
RAMPA DELLA CHIESA INFERIORE | |
Il pellegrino, arrivando all’inizio della discesa, dovendo prestare attenzione per decifrare scritte di non immediata lettura è invitato a rallentare il passo e a prendere coscienza della vita nuova che ha ricevuto al Battesimo e che san Francesco e san Pio hanno vissuto in modo radicale, tanto da giungere ad essere con Cristo nascosti in Dio. Le prime tre immagini sono come dei punti fermi della storia della salvezza, la memoria spirituale che Dio si è fatto uomo affinché noi potessimo vivere la vita divina. Il pellegrino che scende si potrà così mettere in comunione con i due santi approfondendo tutti i grandi passaggi della vita spirituale fino a giungere anche lui a una vita più integrata in Cristo. Parete sinistra Parete destra | |
![]() | Pareti laterali |
La Madre di Dio tesse la carne al Verbo | |
![]() | Parete sinistra |
Noi possiamo vivere la vita divina perché Dio si è fatto Uomo | |
![]() | Parete destra |
Lo sguardo di Cristo ci comunica la vittoria sulla morte | |
![]() | Parete destra |
Il cammino verso la Cripta in comunione con san Francesco (parete sinistra), maestro di padre Pio (parete destra) comincia con il battesimo di Francesco. Morti con Cristo, risorti in Lui alla vita nuova | |
![]() | Parete S. Francesco (sinistra) |
L’amore via dell’uomo nuovo | |
![]() | Parete S. Francesco (destra) |
L’uomo diventa ciò che contempla | |
![]() | Parete S. Pio |
La mentalità dell’uomo vecchio non può convivere con l’uomo rivestito di Cristo | |
![]() | Parete S. Francesco |
Il padre e la madre comprendono la vocazione del figlio e se ne prendono cura, pronti anche ai sacrifici | |
![]() | Parete S. Pio |
La vocazione si rivela all’inizio come una visione profetica | |
![]() | Parete S. Francesco |
L’uomo non può vincere da solo il male ma lo si combatte con Cristo e in Cristo | |
![]() | Parete S. Pio |
San Francesco dopo la quaresima a san Michele non si sente degno di scendere nel santuario | |
![]() | Parete S. Francesco |
Il male ha radici nel mondo spirituale e si può combattere solo con le armi spirituali | |
![]() | Parete S. Pio |
Come i grandi mistici, amava pregare nella grotta che lo ricordava anche il costato di Cristo | |
![]() | Parete S. Francesco |
La sua preghiera è sacerdotale, continuamente intercede presso il Signore per quelli che a lui si affidano | |
![]() | Parete S. Pio |
Gli uomini non vogliono ascoltare il Vangelo, san Francesco si rivolge agli uccelli | |
![]() | Parete S. Francesco |
L’amore si realizza attraverso il triduo pasquale | |
![]() | Parete S. Pio |
Nella lotta spirituale, si chiude come riccio al mondo e si apre solo alla Parola di Dio | |
![]() | Parete S. Francesco |
Più forte della sofferenza del male è la consolazione divina | |
![]() | Parete S. Pio |
Solidarietà nella solitudine di Dio non amato | |
![]() | Parete S. Francesco |
Per la grazia e l’amore, san Pio viene unito al Crocifisso nell’ora della suprema solitudine | |
![]() | Parete S. Pio |
San Francesco come buon pastore porta una pecora smarrita a Cristo vero Buon Pastore | |
![]() | Parete S. Francesco |
Come discepolo di san Francesco, san Pio fa penitenza e distribuisce la misericordia, il perdono | |
![]() | Parete S. Pio |
I frati si uniscono alla preghiera e, nella convergenza reciproca, si comprendono l’un l’altro | |
![]() | Parete S. Francesco |
Anticipazione dell’ottavo giorno, giorno in cui il corpo è sciolto dai legami di tempo e spazio | |
![]() | Parete S. Pio |
La vita spirituale non è un’imitazione di modelli esterni, ma primato della carità e unione d’amore con il Signore | |
![]() | Parete S. Francesco |
La comunione testimonia l’autenticità della vita spirituale | |
![]() | Parete S. Pio |
Per l’uomo spirituale il creato è il luogo in cui Dio nutre, consola, guarisce e salva | |
![]() | Parete S. Francesco |
Attraverso le lettere un padre spirituale illumina, consola, ammonisce e persino guarisce | |
![]() | Parete S. Pio |
Per l’uomo spirituale anche il più grande nemico è destinatario del messaggio di salvezza | |
![]() | Parete S. Francesco |
Il padre spirituale sa accogliere senza pregiudizi tutti quelli che a lui si rivolgono | |
![]() | Parete S. Pio |
L’uomo spirituale realizza la carità; l’amore realizzato è la bellezza, e la bellezza attira | |
![]() | Parete S. Francesco |
Generati per Dio nella preghiera, da fratelli | |
![]() | Parete S. Pio |
La felicità – attraverso la creazione invisibile Dio consola il cuore di chi lo ama | |
![]() | Parete S. Francesco |
“La mia consolazione sono i bambini ammalati” | |
![]() | Parete S. Pio |
Si entra in cielo attraverso l’amore, cioè attraverso le cose con le quali abbiamo amato | |
![]() | Ingresso Cripta |
“L’umile argilla diverrà oro finissimo” | |
![]() | Ingresso Cripta |
Prima di entrare nella cripta, sopra la porta, c’è l’immagine di Cristo che scende negli inferi, bloccando con la croce la bocca dello Sheol, e tira fuori dall’impero della morte Adamo ed Eva. Cristo non lascerà nella terra il corpo di coloro che lo hanno seguito per vivere la sua vita, ma li risusciterà portandoli con sé nella luce della gloria del Padre. | |
![]() | Ingresso Cripta |
Giovanni Paolo II è stato il Papa che ha portato il frate di Pietrelcina, grande confessore e instancabile dispensatore della misericordia di Dio, umile combattente nella lotta contro il male, all’onore degli altari: | |
![]() | Ingresso Cripta |
La porta segna il passaggio. Quando la porta è aperta, il pellegrino vede sopra la luna, il sole e la stella a otto punte, cioè la stella che annuncia l’Ottavo giorno, la nuova creazione, il giorno in cui tutto è compresente in Cristo. San Francesco e san Pio hanno fatto vedere Cristo nella loro vita, lo hanno reso visibile e hanno condotto tante persone all’incontro con Lui. Ora, se si vuole incontrare san Pio, bisogna incontrare Cristo, perché san Pio è in Cristo e nella sua gloria. |
CRIPTA DELLA CHIESA INFERIORE | |
Dopo aver percorso un cammino spirituale con san Francesco e san Pio, il pellegrino entra nella cripta, dove, venerando le reliquie del santo, contempla anche la propria vita in Dio. | |
![]() | Cripta |
Tra l’eternità dell’ottavo giorno del Cristo in gloria e la storia nel tempo si stende la santità di Dio. Il soffitto è tutto in oro, dono dei pellegrini come ex voto per Padre Pio. E, secondo le parole di san Pio, quest’oro adesso risplende nella reggia del Re celeste per la gloria del Salvatore nostro. Una sola invocazione del peccatore a Cristo basta per far splendere su di lui il cielo della misericordia e della santità di Dio. | |
![]() | Cripta |
Attraverso la pasqua Cristo trionfa nella gloria del Padre come la vita senza tramonto | |
![]() | Cripta |
Padre Pio riposa in Cristo, nel Cristo della gloria celeste. Come dice san Paolo ai Colossesi, la nostra vita è con Cristo nascosta in Dio. Vediamo il suo sarcofago attraverso la ferita del costato. Così ci inseriamo nella perfetta tradizione francescana alla quale attingeva anche san Pio quando tante volte consigliava alle persone di mettersi nel costato di Cristo. | |
![]() | Colonna centrale |
Attraverso la pasqua Cristo trionfa nella gloria del Padre come vita senza tramonto. | |
![]() | Colonna centrale |
La risurrezione di Cristo è l’evento fondante della storia di tutto l’universo e di ogni persona risorta nel battesimo | |
![]() | Parete destra |
Attraverso il perdono dei peccati, lo Spirito Santo nella Chiesa ci fa partecipi della risurrezione di Cristo | |
![]() | Parete destra |
Dal luogo della tragedia, della più grande prova, verrà la salvezza | |
![]() | Parete destra |
Gesù come Verbo di Dio tra la volontà del Padre e le attese degli uomini | |
![]() | Parete destra |
Gli esperti della parola non riconoscono in Cristo l’incarnazione del Verbo custodito gelosamente nei rotoli della Scrittura | |
![]() | Parete destra |
Il Signore si difende con lo scudo della Parola scegliendo liberamente la croce, la pasqua come via della salvezza | |
![]() | Parete destra |
Nella passione Cristo, muto agnello di espiazione, subisce il male e assorbe il peccato degli uomini | |
![]() | Parete di fondo |
Cristo indica la tenda del Padre nella città del cielo: il passaggio dalla tenda fatta con le mani d’uomo alla tenda non fatta con le mani d’uomo | |
![]() | Parete di fondo |
Cristo, orante, è il vero tempio in cui da figli si adora il Padre | |
![]() | Parete di fondo |
La città che sceglie altri dei, uccide i profeti, non accoglie il Messia | |
![]() | Parete di fondo |
La lebbra è guarita solo da Dio eppure le autorità non riconoscono Cristo come Dio | |
![]() | Parete di fondo |
Cristo, scrivendo sulla pietra, mette a nudo il cuore di pietra degli accusatori | |
![]() | Parete sinistra |
L’amicizia è la festa dell’amore divino-umano, il peccato fa lo scisma nell’amore | |
![]() | Parete sinistra |
“Getsemani” in ebraico significa “frantoio”; Cristo affidandosi al Padre si affida nelle mani dei peccatori | |
![]() | Parete sinistra |
Un mantello intriso di sangue avvolge il Signore penetrato dal male del mondo; il rosso come colore di Dio parla nel corpo inchiodato | |
![]() | Parete sinistra |
San Francesco piangeva perché nessuno amava Dio, lei ha fatto un gesto d’amore per Dio e si riveste di Cristo | |
![]() | Parete sinistra |
Il rifiutato, rigettato, odiato senza motivo, diventa la fonte della salvezza. Dal covone al grano dell’Eucaristia | |
![]() | Parete centrale – sinistra |
In unione con Dio si attraversa il male del mondo, nel Triduo pasquale | |
![]() | Parete centrale – destra |
San Francesco ha ricevuto dalla Chiesa il titolo di “santo serafico”. Come sulla rampa ci hanno accompagnato questi due santi, così all’uscita vediamo questo titolo serafico esteso anche su padre Pio. La rampa rivela la grande statura di santità e di spiritualità di padre Pio, tanto da essere spiegata di pari passo con san Francesco. | |
![]() | Uscita |
Incontriamo infine una processione di santi e beati cappuccini e cappuccine che salgono verso la risurrezione universale. | |
![]() | Uscita |
CAPPELLA DEL SANTISSIMO SACRAMENTO | |
L’affresco della Cappella del Santissimo Sacramento nella Chiesa di San Pio a S. Giovanni Rotondo, rappresenta l’Ottavo Giorno. Sulla parete di sinistra guardando il Tabernacolo sono rappresentate alcune apparizioni di Gesù Risorto. Sul fondo, più vicino al Tabernacolo vediamo Maria Maddalena con Gesù. Il Cristo Risorto, alto e imponente, le indica la via della sua umanità pasquale come la via del ritorno al Padre. Di fronte sulla parete destra troviamo Gesù riconosciuto dai discepoli di Emmaus nella frazione del pane. Proseguendo nella parete sinistra troviamo Pietro e Giovanni al sepolcro. Pietro è colto nella corsa mentre Giovanni nell’atto di contemplare il sepolcro vuoto in attesa dell’arrivo di Pietro. Mentre di fronte sulla parete destra troviamo lo stupore dei discepoli che tornano a Gerusalemme dopo la rivelazione, con il Pane e la Parola. | |
![]() | Cappella |
Proseguendo nuovamente sulla parete di sinistra vediamo Gesù, vestito da viandante che parla con i due discepoli di Emmaus. Il Signore che spiega loro le scritture è rappresentato simbolicamente con il Rotolo d’Oro della Parola dischiuso su di Lui mentre Egli indica proprio se stesso, il Suo costato aperto, che trasparisce al di sotto. I due di Emmaus lo invitano a rimanere con loro indicando una apertura sulla casa, che lascia intravedere la tavola già preparata per la mensa: “Resta con noi, Signore, mentre si fa sera” | |
![]() | Cappella |
Di fronte sulla parete destra troviamo gli Apostoli che proclamano all’arrivo dei due di Emmaus: “Abbiamo visto il Signore!” | |
![]() | Cappella |
Sulla parete centrale si vede un ampio squarcio della Gerusalemme Celeste, la Piazza d’Oro, il Trono dell’Agnello immolato e trionfante, circondato dalla Vergine Madre, Giovarmi Battista ed i Santi. | |
![]() | Parete centrale |
Nella parte in alto, verso l’uscita, è rappresentato San Tommaso Apostolo di fronte al costato di Cristo: è l’Ottavo giorno in cui la comunità cristiana, al cui centro è il Signore, confessa il Credo. Dal costato del Figlio di Dio scaturisce acqua, sangue e Spirito, la vita per la Chiesa, la sposa di Cristo. Questa scena che compie l’ottavo giorno corrisponde infatti alla Domenica in Albis, la Domenica nella quale i neobattezzati per la prima volta partecipano alla santa Eucaristia in quanto innestati nel Corpo di Cristo. Per questa ragione acquista un significato particolare il forte gesto di Tommaso che indica il costato dal quale sono stati generati i battezzati e la ferita attraverso la quale sono incorporati nel Corpo glorioso di Cristo che è la Chiesa. | |
![]() | Parete di fondo |
Sul soffitto, la Discesa dello Spirita Santo che si muove verso Tommaso e da Tommaso verso l’Ottavo giorno, la Vita Eterna. | |
![]() | Soffitto |
ALTARE ESTERNO | |
Nell’aprile del 2010 è stato realizzato anche l’altare esterno. Sui quattro lati sono raffigurati il pellicano, i pani, i pesci e il serpente innalzato. | |
![]() | Altare esterno |
Al centro troviamo il mosaico con la crocifissione. | |
![]() | Altare esterno |
Sul lato sinistro invece il mosaico con San Pio benedicente. | |
![]() | Altare esterno |