| Nell’ottobre 2002 sono stati realizzati il mosaico della parete laterale sinistra con la scena della mensa di Betania. Sulla parete centrale invece il quadro raffigurante il Cristo Misericordioso, precedentemente nella Cappella del Centro Aletti, e ai lati decorazioni sulle vetrate delle due finestre. |
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ALLA MENSA DI BETANIA – La fede, la tomba e l’amicizia di Marko Ivan Rupnik disponibile presso Edizioni LIPA | |
REFETTORIO | |
Per troppo tempo si è pensato che Marta e Maria rappresentassero una la vita attiva e l’altra la vita contemplativa, alla quale sono chiamati solo gli “eletti”. Ma lo sfondo per capire Marta e Maria nel mosaico è dato dal riferimento a due brani biblici: quello di Lc 10,38-42 e quello di Gv 11-12. Nel vangelo di Luca, Maria è così assorta dall’ospite che è entrato nella sua casa da dimenticare il suo ruolo tradizionale di donna, cioè quello di badare alla casa, di servire gli uomini, di dare da mangiare agli ospiti. Marta invece è prigioniera del suo ruolo e neppure se ne rende conto. Ma c’è una sola cosa necessaria: ritrovare, nello stare con il Signore, la propria libertà. Il rimprovero fatto da Gesù a Marta non è in nome di una virtù ascetica della quale Maria sarebbe l’esemplare; è in nome, invece, di quella libertà evangelica che Maria ha ottenuto in dono, ascoltando il Signore. Cristo rimprovera Marta non perché fa delle cose, ma perché si agita. L’inciampo è causato dall’agitazione, dove Marta ha un’idea di che cosa bisogna fare e, siccome Maria invece non lo fa, prova un gran fastidio. | |
Refettorio | |
In Gv 12 le sorelle Marta e Maria hanno preparato una cena per festeggiare la vita del fratello Lazzaro, che si intravede sulla parete laterale, in alto a sinistra, mentre sta uscendo dalla tomba con le fasce che si stanno ancora sciogliendo. E qui troviamo la mensa della cena di Betania. | |
Parete sinistra | |
Nel mosaico vediamo una mensa rossa, luogo della familiarità, dell’intimità, dell’amicizia. Questa mensa attraversa il cielo e tutto il creato, perché è l’amore di Dio. Infatti Cristo, più che sedere accanto ad essa, sembra essere sul tavolo, perché è Lui il vero cibo dell’amicizia. La pietra usata per diventare lo sgabello di Cristo contiene tanti fossili, quasi a ricordare che “la terra è lo sgabello per i piedi di Dio” (Mt 5,35). | |
Parete sinistra | |
Sulla parete centrale invece il quadro 151 x 187 cm raffigurante il Cristo Misericordioso, che era precedentemente nella Cappella del Centro Aletti. | |
Parete centrale | |
Ai lati decorazioni sulle vetrate delle due finestre. | |
Refettorio | |
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